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Project “Milano città immaginata”

Progetto
“Milano città immaginata”

Images from Internet (CC BY-NC-SA​​​​​​​)​​​​​​​

L’ARENGARIO
Gianni Albricci, Augusto Magnaghi, Mario Terzaghi, Pier Italo Trolli, Marco Zanuso
PROGETTO PER PIAZZA DEL DUOMO
1937
In occasione del concorso per l’Arengario, un gruppo di giovani laureati e laureandi del Politecnico propone un edificio di forme razionaliste, dove sorgono oggi i padiglioni gemelli realizzati tra il 1939 e il 1956 su progetto di Enrico Griffini, Pier Giulio Magistretti, Giovanni Muzio e Piero Portaluppi. Il progetto consiste di un cubo di vetro trasparente, sostenuto da un sottile telaio metallico e lievemente rialzato su un podio. Gli spazi interni sono delimitati da pareti in pietra, mentre la tribuna, affacciata verso il Duomo, è contenuta in un semplice parallelepipedo in muratura. Una passerella chiusa collega l’Arengario con Palazzo Reale, innestandosi nella grande parete in pietra che delimita il palazzo e fa da fondale al cubo di vetro.
Sobrietà, leggerezza e trasparenza come antidoti alla retorica del regime fascista.

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STAZIONE CENTRALE
Gabriella Crivelli, Gian Paolo Corda, Franco Giorgetta, Virgilio Vercelloni
PROGETTO PER LA STAZIONE CENTRALE, PIAZZA DUCA D’AOSTA, VIA VITTOR PISANI E PIAZZA DELLA REPUBBLICA
1988
Virgilio Vercelloni, coltissimo architetto milanese, elabora con un gruppo di collaboratori un progetto visionario per l’area tra la Stazione Centrale e piazza della Repubblica, in occasione del concorso indetto per sistemare gli spazi pubblici interessati dai lavori per la linea MM3. Il progetto, con il motto “Greenwar”, coinvolge anche la stazione e l’area dei binari, di cui propone la dismissione. Un grande parco urbano – infarcito di citazioni di giardini e parchi storici, tra cui Central Park e l’orto botanico di Padova – inizia sull’area dei binari, prosegue con una serra sotto le tettoie della stazione e continua sul modello della Rambla di Barcellona fino a piazza della Repubblica, dove si salda con i Giardini Pubblici.
Una grande utopia verde per riportare la natura in città.

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STAZIONE GARIBALDI
Gregotti Associati, con Raffaello Cecchi, Spartaco Azzola, Vera Casanova, Cristina Castello e Laris
PROGETTO PER L’AREA TRA LA STAZIONE DI PORTA GARIBALDI E VIA GALILEI
1979
Lo studio di Vittorio Gregotti elabora un progetto per l’area tra la Stazione di Porta Garibaldi e il terrapieno delle ex Varesine – dove sorge oggi il quartiere Porta Nuova – per una consultazione organizzata dalla rivista “Casabella” in concomitanza con l'approvazione del nuovo piano regolatore di Milano. Il progetto si impernia su un grande terrapieno alberato che segue l’asse della ferrovia ottocentesca e del Passante e fa da “bastione” tra la città storica e le espansioni successive. Ad esso si collegano vari spazi pubblici ed edifici, che creano una ricucitura con i quartieri circostanti.
Un grande parco lineare per trasformare un vuoto urbano in occasione per la città.
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PIAZZA FONTANA
Francesco Gnecchi Ruscone
PROGETTO PER PIAZZA FONTANA
1967-1968
Francesco Gnecchi Ruscone, colto e sensibile architetto milanese, sfrutta l’occasione del concorso di idee per la sistemazione urbanistica ed architettonica di piazza Fontana per fare un progetto provocatorio: uno spropositato parcheggio multipiano, sospeso su pilastri, che stringe la piazza in un assedio minaccioso. Il parcheggio si dispiega a L tra via Pattari e via Verziere, con due enormi torri cilindriche alle estremità per le rampe di salita e discesa. Il progetto, con il motto “Per esempio”, è un lucido atto di accusa contro la tendenza dell’epoca di riempire il centro di Milano con parcheggi multipiano.

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PIAZZA SAN BABILA
Luciano Baldessari
PROGETTO PER PIAZZA SAN BABILA
1936-1937
Luciano Baldessari, geniale architetto-artista-scenografo, elabora un progetto di grande impatto scenografico per il lato est di piazza San Babila, dove sorge oggi l’edificio realizzato tra il 1939 e il 1948 su progetto di Gio Ponti e altri architetti. Baldessari propone un imponente complesso porticato – con grande cinema, teatro, dancing, bar-ristorante, negozi, uffici e appartamenti – che mescola riferimenti all’Espressionismo tedesco, al Razionalismo italiano e al Déco statunitense: sulla piazza un corpo ad andamento verticale con torre gradonata al centro, sul retro un blocco per il cinema e il teatro, e sui lati due corpi bassi ad andamento orizzontale.
Un'architettura spettacolare per celebrare il dinamismo della vita moderna.

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PIAZZALE CADORNA
Gregotti Associati, G 14 Progettazione, Studio GPI 
PROGETTO CADORNA-PAGANO
1982-1985
Lo studio Gregotti Associati, in collaborazione con altri studi di progettazione, elabora per conto di Ferrovie Nord Milano un ambizioso progetto di trasformazione dell’area dei binari della stazione Cadorna. Il progetto prevede una sequenza di spazi ed edifici, sollevati sopra i binari: dietro piazzale Cadorna e la stazione, radicalmente ristrutturati, si susseguono una galleria vetrata con negozi, un blocco per uffici, due grandi padiglioni vetrati in corrispondenza del Palazzo dell’Arte, e un albergo verso via Pagano. Piazze e percorsi sopraelevati collegano le parti del progetto, la città e il Parco Sempione.
Un progetto per trasformare la barriera della ferrovia in una zona viva della città.

Project “Milano città immaginata”
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Project “Milano città immaginata”

Milano città immaginata http://milanocittaimmaginata.it/

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