Roma il 9 febbraio 2014. Manifestazione anti-proibizionista contro la legge Fini-Giovanardi.
Si è svolta a Roma, il 9 febbraio 2014 la manifestazione anti-proibizionista contro la legge Fini-Giovanardi ed a favore della depenalizzazione e per la legalizzazione delle droghe leggere.
La Fini-Giovanardi è stata emanata dal Governo Berlusconi nel 2006. Oltre ad abolire la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, prevede pene molto dure (carcere da 6 a 20 anni e multe da 26.000 a 260.000 euro).
"...per l'uso personale di sostanze stupefacenti sono previste alcune sanzioni amministrative, da applicarsi singolarmente o cumulativamente, a seconda delle peculiarità del caso concreto. Si tratta, in particolare, della sospensione del passaporto, la sospensione della patente di guida, o il divieto di conseguirla, la sospensione del porto d'armi. L'interessato, inoltre, dovrà seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo."
Secondo gli organizzatori erano presenti 30.000 persone.
Un dimostrante pianta semi di cannabis in pieno centro.
Strani figuri mascherati si aggirano per il corteo.
Molte le persone non più giovanissime che hanno partecipato alla manifestazione.
Presente anche la delegazione induista.
Il corteo, partito da Bocca della verità, prosegue verso il carcere di Regina Coeli.
Arrivati davanti al carcere qualcuno da sopra un carro saluta i detenuti.
Su ponte Mazzini c'è chi pensa a come coltivare le proprie libertà...
...e chi le coltiva accendendo una torcia.
Il 12 febbraio 2014 la Corte Costituzionale (dopo 8 anni) dichiara l'incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto. Al posto della Fini-Giovanardi ritorna la 'vecchia' legge Iervolino-Vassalli che prevede pene più basse per il consumo e lo spaccio di droghe leggere.
