Chiunque può fare storia
accessibiltà dei luoghi e delle menti
Destinazione dell'oggetto:
Il poster “è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio” di dim.50X70cm, è un invito ad uscireda convinzioni di disabilità intesa come “problema” o indicata in modooffensivo e ottuso. Ho voluto provare unlinguaggio semplice e non troppo esplicito come ad anticipare con dolcezza chenon esistono persone diverse, qualunque sia la disabilità e che sarebbeopportuno rendere accessibile il mondo senza sempre differenziarli coniconogrammi o altre strutture come se fossero altri esseri viventi e non umani.
La citazione di Eistein mi sembrava appropriatain quanto anche persone famose (vedi libro “storie di normale dislessia”) eranoaffette da "disturbi" eppure sono diventate quelle che sono,cambiando la storia. Con questo non voglio dire che queste persone possonoessere "eroi" rispetto ad altri e nemmeno che dobbiamo trattarli convittimismo basta essere consapevoli che vi sono persone diverse, per fortuna, ecomportarci con responsabilità.

Destinatari dell'intervento:
I destinatari sono molteplici.
Innanzi tutto ho voluto invitare le persone "normali" (non normali perchè veramente diversi ma normali inteso come etichetta e pregiudizio quando si pensa ad una disabilità, qualunque essa sia) ad uscire dalle solite prigioni mentali, a non fermarsi alla prima valutazione (spesso causata dalla fretta)e ad evitare "etichette" per catalogare ogni individuo. Spesso siamo portati a descrivere un amico, un conoscente con una caratteristica positiva o negativa se esiste e spesso è legata a "qualcosa" che la società è abituata a distinguere come un difetto o un pregio.
Nel progetto infatti non ho usato troppe parole per identificare Albert Einstein; invece di mettere la solita dicitura matematico ho voluto apposta indicare "dislessico", non per sminuirlo ma per "abbassarmi" a quello che di solito la gente dice quando parla di qualcuno. Il mio scopo è quello di stimolare il fruitore a riflettere e a capire che nel mondo, per fortuna, ci sono persone diverse, e che la loro diversità ne costituisce l'identità.
Altri destinatari sono "disabili", ovvero quelli catalogati sempre dalla società come "meno abili", anche se credo che non siano davvero svantaggiati, se non a vivere nella società, in quanto vi sono campioni sportivi di varie discipline, c'è chi balla, chi corre, chi nuota, chi tira con l'arco, chi gioca a basket.. personalmente credo sia un'altro modo di essere e non un disagio. Il disagio loro lo sentono quando devono entrare in un locale pubblico e non è accessibile, quando per entrare in bagno c'è il solito segno della carrozzina (come se lo fossero un'altra tipologia vivente) e in tutte quelle situazioni sociali dove sono esclusi.
Quindi le illustrazioni/schizzo servono ad rafforzare il messaggio, questo perchè non mi rivolgo ad un target ben definito (come l'esempio dell'etichetta dislessico) ma ad un pubblico più ampio.

COMEE’ STATA REALIZZATA LA DIMENSIONE INCLUSIVA:
La font utilizzato open type Biancoenero© è parte del Progetto alta leggibilità della casa editrice Biancoenero, che ne prevede l’uso in collane editoriali insieme ad accorgimenti d’impaginazione e linguistici mirati ad una lettura più agevole; dimensione titolo 42pt bold, sottotitolo 30pt italic.
(tengo a comunicare che l’utilizzo mi è stato concesso tramite liberatoria sottoscritta ed inviata alla www.biancoeneroedizioni.com in quanto la font non può essere utilizzata per scopi commerciali ed ogni divulgazione va comunicata)
La font in questione, non è tra i più specifici per la dislessia, ma è la font che non dovrebbe dare fastidio ai più sensibili (se sostituite con le lettere "normali") e allo stesso tempo dovrebbero aiutare i dislessici. Hanno lavorato sul disegno della singola lettera in modo che non si confonda con le altre, soprattutto nel caso delle lettere speculari come b-d, p-q, a-e. Si sono differenziate le lettere che nelle comuni font presentano similarità eccessive, come capita alla l minuscola con la I maiuscola o alla m con la n. Per una maggiore leggibilità anche in corpi piccoli, si sono enfatizzate ascendenti e discendenti rispetto all'occhio medio del carattere.

Di solito una maggiore lettura è agevolata da nero su bianco mi auguro che lo sfondo leggermente antichizzato non vada a scontrarsi con la filosofia del mio progetto.

Spesso le relazioni fra persone sono compromesse, non tanto dai contenuti della comunicazione, quanto dalle modalità comunicative utilizzate le quali non essendo inclusive limitano la comprensione del messaggio a pochi.

Nel poster sono state inserite illustrazioni di sportivi disabili in modo da rendere più esteso il discorso riportato nella citazione.
Ho pensato che l'illustrazione possa essere anche "mappa tattile" con in rilievo le zone + significative come ad esempio: le "gambe" dello scalatore, il "braccio" del nuotatore, le "gambe" della giocatrice di tennis (ovvero le ruote della carrozzina) o il busto della ballerina.
Per una maggiore inclusione il testo "chiunque può fare storia" si potrebbe tradurlo in braille.














inclusione
Published:

inclusione

progetto per scuoladicomics.it

Published: