di Ilaria Bonadè, Conferenza Episcopale Triveneto, 27 luglio 2016
È la prima Gmg per entrambe, Brigitta Schweninber e Giorgia sono madre e figlia. Giorgia soffre di una grande disabilità che la costringe a muoversi in carrozzina. Dall’età di 16 anni ha vissuto entrando e uscendo costantemente dagli ospedali. I medici credevano che non ce l’avrebbe fatta a causa delle molte crisi che ha dovuto affrontare.
Nel 2008 un viaggio a Lourdes ha riportato la luce nel suo cammino. Da quel momento Giorgia ha iniziato a migliorare e non ha avuto più necessità di ricoveri ospedalieri frequenti. Il 25 luglio è arrivata qui a Cracovia in compagnia di sua madre e del gruppo della pastorale giovanile di Bolzano e Bressanone, grazie ad un’importante collaborazione con l’Unitalsi, un’associazione che ha sempre sostenuto e accompagnato i ragazzi disabili e le loro famiglie. Insieme a Giorgia, anche altri 2 ragazzi con disabilità lievi stanno vivendo la Gmg. Brigitta racconta come sua figlia sia «la mascotte del gruppo, grazie a lei moltissime persone ci fermano e vogliono conoscere la nostra realtà.
Al parco Jordan di Blonia, grazie alla presenza di Giorgia, ci hanno assegnato un settore vicino al palco e sono molto felice che mia figlia abbia potuto offrire questa possibilità agli altri ragazzi, questo è un momento speciale per tutti noi e viverlo così in comunione lo rende stupendo».
L’emozione e la gioia di Brigitta sono palpabili: è felice per l`accoglienza che tutti le stanno offrendo: «non c’è nemmeno bisogno di chiedere aiuto – ci spiega – sono le persone che si avvicinano e ti porgono la mano»Insieme a Giorgia e Brigitta abbiamo incontrato Enrico Broccanello, presidente dell’ Unitalsi diocesana, il quale ha sottolineato come la Polonia stia regalando un’accoglienza straordinaria ai pellegrini, visi bile e palpabile in tanti episodi concreti come, ad esempio, l’aiuto fornito all’autista del loro pullman da semplici passanti che lo hanno aiutati a districarsi nel dedalo di strade cittadino.
I giovani, da questa esperienza, stanno raccogliendo esempi positivi e messaggi di fratellanza quantomai significativi in questo momento storico.
La pastorale giovanile della diocesi di Bolzano-Bressanone, guidata da Elena Cortese, ha fatto un grandissimo lavoro di preparazione con i ragazzi: guidati dal loro vicario generale, don Michele Tomasi, hanno organizzato una nutrita seria di incontri, momenti di preghiera e catechesi e particolari iniziative che hanno favorito ulteriormente la comunicazione tra le due componenti della diocesi, quella di lingua italiana e quella di lingua tedesca.
