Il neonato Consorzio Garda Doc nasce da un confronto costruttivo tra le dieci Doc che circondano il Lago di Garda — da oggi riuniete in un unico brand e focalizzate alla produzione di una bollicina d'eccellenza, lo Spumante Garda Doc, che mira a raggiungere i venti milioni di litri per anno entro il 2020.
Il Consorzio ha indetto un concorso d'idee lo scorso Aprile 2017, al quale ho partecipato. Il Lago di Garda è il territorio in cui vivo, e delle Doc coinvolte fanno già parte numerosi miei clienti nell'ambito del vino. Ho partecipato proponendo un percorso di sfida: contemporaneo, flessibile, che potesse rompere la tradizione. L'obiettivo è stato quello di creare un flexible visual system, in grado di adattarsi da una parte alle numerose personalizzazioni del brand richieste da parte dei singoli produttori coinvolti nel progetto, e di mantenere dall'altra una identità forte e riconoscibile anche attraverso i diversi media.
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The newborn Garda Doc Wine Consortium sums up the ten consortiums in the Garda Lake area — from today united in a single brand and focused in producing a superb sparkling wine, Garda Doc Spumante, aiming to 20 millions liter per year within 2020.
The Consortium launched a contest last April 2017. The Garda lake area is my land, the landscape where I live. I submitted my proposal as a challenge against wine branding tradition in Italy: to create sort of a flexible visual system, a full language system able both to adapt to the single customizations of the wine producers involved in this project, and to keep the Consortium identity always consistent and identifiable through different medias.
L’onda, resa geometricamente perfetta con un’operazione concettuale, ha valenze multiple: rappresenta il Lago di Garda, ovviamente — ma descrive anche i filari allineati dei vigneti; il vino frizzante nel bicchiere; le morbide colline che circondano il lago. È dinamica ma costante, giovane ma comprensibile, si evolve nello spazio pur restando uguale a se stessa. Il marchio, che rappresenta la forma concettuale del Lago di Garda attraverso l’uso della medesima texture a onde, appare nella sua forma originale in colore nero: questo permette un’ampia flessibilità di utilizzo, sia stampato che nobilitato (lamine a caldo o freddo, rilievi, serigrafie), pur rimanendo solo un pezzo di un puzzle più ampio. L'intenzione è di creare un vero e proprio linguaggio, codificato attraverso l’uso della texture ad onde che diventa decoro, geometria. Può liberamente sovrapporsi alle immagini, assumere colori, diventare sfondo o imporsi in primo piano guidando la vista verso gli elementi chiave della comunicazione.